martedì 16 ottobre 2018

"Troppo vecchio"





Una delle cose che mi spaventa di più in assoluto è quanto poco tempo abbiamo per realizzare i nostri sogni. Nasciamo, cominciamo la scuola, ci diplomiamo, magari laureiamo, e siamo già troppo vecchi per la maggior parte delle cose.     
    Faccio un esempio pratico: se io avessi la passione per la danza o per la maggior parte degli sport esistenti al mondo, a ventidue anni sarei già troppo vecchia per cominciare (non fraintendermi: non sto dicendo che se vado in un’accademia/una scuola/una palestra con l’intenzione di iscrivermi l’insegnante mi sbatterà la porta in faccia, sto parlando di diventare una professionista).
    Lo stesso discorso si può applicare alla recitazione, al canto, al mondo dello spettacolo in generale. 
    Viviamo in un mondo in cui si è vecchi dopo i sedici anni per quasi tutto e, in alcuni casi, lo si è addirittura dopo i dieci. Il che è assurdo, se ci pensiamo.
    Per quale motivo una persona di venticinque anni dovrebbe essere considerata fallita o perditempo solo perché vuole cominciare a suonare in una band? Perché qualcuno a trent’anni non potrebbe decidere di cambiare vita e, che ne so, iscriversi ad un corso di recitazione e sperare di diventare qualcuno?
    Io mi ritengo fortunata, sotto questo aspetto, perché la mia passione è la scrittura e, secondo mio modesto parere, essa è uno dei pochi campi che non necessita di essere intrapreso da giovanissimi (certo, a meno che tu non voglia sperare di pubblicare qualcosa prima dei diciotto anni, in quel caso è bene che ti alleni dalla prima elementare, hon [a meno che tu non sia un fenomeno o, più probabilmente, super seguita/o da gente che per te sarebbe disposta a spendere soldi anche acquistando robaccia {un saluto al 95% degli youtubers, non me ne vogliate}]).
    Con la scrittura non hai bisogno di correre, anzi, tutto il contrario. Devi respirare lentamente, pensare per bene, bere un thè caldo e lasciare che la mente si sciolga e vaghi lontano da lì, da dove ti trovi, da ciò che ti circonda.
    Penso che il tempo sia il migliore amico di chi vuole scrivere (a meno che, come Carlo Lorenzini [Collodi], non ti ritrovi indebitato fino al collo. In quel caso, che diavolo aspetti?!).
    Il punto è: se tu che stai leggendo hai una passione che implica la “giovinezza”, non aspettare. Non lasciarti influenzare dalle insicurezze, dai tentennamenti, magari dall’imbarazzo o dalla paura di fallire. Se sei già “troppo vecchio” per fare qualcosa, ma quel qualcosa ti fa stare bene comunque, fregatene e continua. Continua, a dispetto di tutto. Vuoi suonare in una band? Fallo. E se ti danno del/della fallito/a cosa importa? Tu ignorali. Se sei felice e fai ciò che ami importa solo questo. Se vuoi scrivere, leggi. Tanto. Tutto. Ma se non ti va di leggere, è meglio che cominci a farti un nome su youtube, dolcezza.
    Con affetto,
    Neve. 

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